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Cattivi odori, individuata l'origine

Secondo il sopralluogo di Arpat nella zona della via Francesca Bis, la causa dei cattivi odori sarebbero i nutrienti usati nella depurazione biologica

Sarebbe dei nutrienti utilizzati dall'azienda nel processo di depurazione biologica la colpa delle maleodoranze segnalate dalla protezione civile di Firenze al dipartimento Arpat di Pisa la mattina di venerdì 3 dicembre nella zona di via Francesca Bis.

A dirlo è proprio l'agenzia per la tutela ambientale, in una nota in cui relaziona il sopralluogo effettuato la stessa mattina all'esterno del perimetro dello stabilimento dell'ex depuratore di Castelfranco di Sotto dove gli stessi tecnici hanno ben avvertito "un odore intenso e persistente di natura chimica, che tendeva a diffondersi verso ovest, dal muro perimetrale dell'insediamento produttivo, in direzione dell'abitato di Castelfranco".

"Intorno alle 10,30 - scrive l'ente nella nota - il personale Arpat, con la collaborazione del responsabile aziendale presente, che ha fornito infomazioni utili alla identificazione della causa del problema, ha sottoposto a saggio organolettico i nutrienti utilizzati dall'azienda nel processo di depurazione biologica che però, pur presentando odori caratteristici, non risultavano associabili alla maleodoranza. Si è quindi proceduto a diluire il prodotto in uso (la diluizione è una tecnica consigliata al fine di poter meglio apprezzare le caratteristiche odorigene di un prodotto) che - hanno spiegato -, in conseguenza, risultava emanare un odore molto sgradevole e pienamente sovrapponibile a quello percepibile in esterno".

Secondo Arpat, quindi, sarebbe questa l'origine della maleodoranza, "in considerazione anche dei quantitativi utilizzati su base giornaliera dall'azienda, che possono oscillare tra 4000 e 10000 l/giorno, in relazione alle esigenze depurative dell'impianto".

I tecnici stanno tuttora analizzando i campioni dei prodotti esaminati.

Infine Arpat avverte che, nei prossimi giorni, potrebbero persistere i cattivi odori, poiché "i prodotti inseriti nel ciclo di depurazione - spiegano - hanno un tempo di transito all'interno delle vasche di circa 7 giorni".