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Una scuola all'americana in piazza Mazzini

Il progetto DADA, che mutua il modello statunitense delle high school, sarà applicato a partire dal prossimo anno scolastico: "Lezioni più dinamiche"

La visita negli spazi della scuola

Anche a Castelfranco, grazie all'istituto comprensivo "Leonardo da Vinci", è stata adottata la metodologia DADA, acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento, già stata scelta da molti istituti italiani basata su un modello di scuola in stile americano, dove ogni insegnante ha la sua aula e che sono gli studenti e le studentesse a spostarsi secondo la lezione che devono seguire.

Un sistema da high school, che rende ragazzi e ragazze, che hanno bisogno di muoversi e imparare a organizzarsi, più autonomi e favorisce quindi una didattica più dinamica, partecipata e collaborativa, nell’ottica della personalizzazione dell’apprendimento. 

"Questo progetto è nato e si è sviluppato grazie al contributo di molti soggetti diversi - ha detto il dirigente scolastico Sandro Sodini - innanzitutto gli e le insegnanti che hanno proposto l’idea e che si sono impegnati per promuoverla e portarla avanti, ma un grande ruolo lo hanno avuto anche i genitori che insieme al corpo docente si sono rimboccati le maniche per trovare fondi e materialmente e personalmente ridipingere la scuola. Non per ultime le aziende del territorio, che ci hanno dato un grosso aiuto".

Gli armadietti

Il nuovo sistema sarà inserito a partire da quest’anno scolastico nelle classi della scuola media di piazza Mazzini, grazie all’idea e l’iniziativa degli stessi insegnanti che hanno proposto il progetto in sede di Consiglio d’istituto dopo aver partecipato a un corso di formazione.

Proprio come negli Stati Uniti, ogni studente e studentessa avrà il suo armadietto dove potrà custodire lo zaino, i libri e il materiale occorrente per la didattica. I corridoi della scuola sono stati colorati in base alle varie aree d’insegnamento (linguistica, scientifica, artistica, ecc.), e le aule potranno essere personalizzate dagli insegnanti secondo la materia a cui sono dedicate.

Una parete decorata

"Questo sistema facilita altre forme di didattica - ha aggiunto Sodini - dovrà scardinare il più possibile l’impostazione della lezione frontale e coinvolgere studenti, studentesse e docenti in un modo di insegnamento e apprendimento diversi da quelli conosciuti finora".

"Siamo fieri che Castelfranco porti avanti questo sistema di insegnamento così moderno e lungimirante - hanno commentato il sindaco Gabriele Toti e l’assessora alla Scuola Ilaria Duranti - occorre coraggio per affrontare cambiamenti così importanti e ambiziosi. E, come spesso accade, è bello vedere che progetti come questi siano il frutto di una collaborazione di tante persone dentro e fuori la scuola".