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Rifiutati i defibrillatori dei Cinque Stelle

Il fatto è avvenuto a Castelfranco di Sotto, durante la consegna degli apparecchi da parte die consiglieri regionali. Dura la replica del M5S

"Ecco scoperto il perfido piano - dicono i Cinque Stelle - il movimento 5 stelle voleva dimostrare che era possibile fare politica impegnandosi per il territorio, investendo su salute e scuola, restituendo parte dei loro stipendi istituzionali".

"Complimenti a chi lo ha sistematicamente osteggiato e a chi adesso gongola per aver bloccato tutto, in nome di una politica che parla di strumentalizzazioni, di questioni morali e di libertà dimostrando solo che non esistono nelle scuole e nelle istituzioni". 

Il problema nascerebbe dal fatto che sugli apparecchi da destinare alle scuole campeggiasse il simbolo dei pentestellati.

"Il problema è che la buona politica entri nelle scuole? Secondo noi belle iniziative come queste dovrebbero essere portate ad esempio, per far avvicinare il più possibile le persone alla cosa pubblica. Non è più possibile pensare che la politica sia una cosa da non fare o di cui non parlare: questa è la tragica conseguenza di una brutta politica, che fa comodo a chi sa farla solo così".

"Qualcuno ci ha detto e scritto “se lo volevate fare per i bambini lo facevate senza simbolo”. Giusta osservazione ma chiediamo allora “chi lo ha rifiutato ha pensato al bene dei bambini o al proprio tornaconto?”

"Il cartello accessorio con il simbolo è stato portato al momento della consegna, nessun impegno era stato chiesto per l’istallazione e l’uso del cartello: Era stata lasciata la massima libertà di decidere modalità e luogo di collocazione del cartello. Il defibrillatore e la teca non hanno simboli politici se non quello del produttore".

I Cinque Stelle spiegano quindi la loro versione dei fatti.

"Di tutto questo la dirigente scolastica era stata informata e un iniziale accordo era stato fatto: l’appuntamento era fissato da tempo e le accezioni sembravano superate. Poi la Preside,reggente alle scuole di Castelfranco, ha cambiamento posizione e ha ritenuto di non voler più la consegna".

"Noi ci chiediamo perché ha cambiato idea? Vogliamo sperare che non siano intervenuti poteri politici a pesare su la sua decisione, e che essa sia basata sul bene della scuola e dei bambini piuttosto che interessi di carriera. Anche se guardando il risultato oggettivo tutto il resto è accessorio: la scuola è stata privata di un defibrillatore e in questo non vediamo gli interessi dei bambini, né della comunità".

Alla consegna di ieri mattina erano presenti a Castelfranco 4 consiglieri regionali.