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"Maleodoranze e nube tossica, cosa fa il sindaco?"

Sulla questione della Waste interviene Aurora Rossi, consigliera comunale della lista Castelfranco sopra a tutto

"Ora basta! Non ne possiamo più! Oltre alle maleodoranze pressochè continue che bisogna sopportare perché mai risolte, ora abbiamo anche la nube tossica di rifiuti pericolosi, e i sindaci che cosa fanno? Proclami!"

"E’ l’ora di finirla! Non possiamo più mangiare i prodotti del nostro orto, né indossare panni stesi ad asciugare, figuriamoci i giochi dei bambini per chi ha un giardino!"

"Le nostre case, lì dove abitiamo, c’erano prima che sorgessero quelle ditte pericolose, situate più o meno lungo la via Francesca bis, perciò, i nostri sindaci, che sono anche i tutori della salute pubblica, si devono adoperare per toglierle, trasferirle altrove!"

"Non si può sopportare oltre l’aria irrespirabile e problemi continui che non si provano nemmeno a risolvere. In un recente passato, grazie all’intuito di qualcuno, abbiamo evitato due inceneritori, debellati poi a furor di popolo perchè , almeno in un primo momento, i sindaci erano d’accordo con i proprietari per istallarli a Castelfranco, e questa è l’unica e pura verità."

"Mi chiedo se questo sia il modo giusto di governare e, ancora peggio, di tutelare la salute dei cittadini: è piuttosto una maniera selvaggia di “chi più ne ha, più ne metta”.

"C’è poi la storia dell’ex depuratore di Castelfranco che non serve più, dato ora in affitto alla Waste Reciclyng che è la causa, secondo me, della maggioranza delle maleodoranze. Cari signori, il depuratore va chiuso per risolvere drasticamente tutti i problemi, ma si teme di dispiacere le ditte o si è attaccati al misero affitto annuale?"

"E poi, cari sindaci, perché non siete passati ad informare la popolazione dell’incendio avvenuto alla Waste Reciclyng anche con un megafono? Non tutti infatti leggono i giornali, avete avuto paura di allarmare troppo la popolazione, forse? E cosa succede se mangiamo ortaggi e frutta contaminata? Se lo saranno chiesti dopo il proclama o magari ora, dormono sonni tranquilli?"