Politica

Guerra delle antenne tra Altopascio e Castelfranco

Il Comune lucchese si rivolge alla giustizia amministrativa per il regolamento approvato dall'amministrazione del sindaco Mini: scoppia la polemica

Disputa di "confine" tra Altopascio e Castelfranco di Sotto. Così si potrebbe riassumere la querelle, che è arrivata di fronte alla giustizia amministrativa e che mette di fronte i due Comuni, posti lungo il confine tra le province di Lucca e di Pisa.

Motivo del contendere è l'individuazione, da parte dell'amministrazione del sindaco Fabio Mini, di un'area per l'installazione delle antenne per la telefonia mobile, che si trova nella zona della Galeotta. Territorio comunale di Castelfranco, ovviamente, ma al confine con quello di Altopascio. Così, l'amministrazione guidata dalla sindaca Sara d'Ambrosio si è rivolta al Consiglio di Stato: il caso è stato riassegnato al Tar della Toscana e sarà dibattuto, intanto per decidere nel suo aspetto sospensivo, ai primi di Settembre.

E se il ricorso mette in evidenza alcuni aspetti tecnici del regolamento di Castelfranco, dalla sua modalità di approvazione fino alle effettive conseguenze, secondo il sindaco Mini e i suoi assessori ci sarebbero anche osservazioni del tutto non pertinenti. "Negli ultimi anni, il Comune di Castelfranco di Sotto ha intrapreso una politica di espansione urbana del tutto opinabile, evidentemente volta a minimizzare gli impatti negativi di certe urbanizzazioni per gli abitanti, a discapito però di quelli di Altopascio - si legge nel ricorso - ha così localizzato sempre di più gli edifici più impattanti per il tessuto urbano al confine con il Comune ricorrente, dunque lontano dal proprio centro abitato".

"Ancora prima di entrare nella questione puramente giuridica si capisce come Altopascio abbia introdotto aspetti non pertinenti alla questione della telefonia mobile e che hanno il sapore di chi va cercando pretesti per andare a litigare - ha commentato Nicola Sgueo, assessore all'Ambiente di Castelfranco - per questo, sposo pienamente il parere dei nostri tecnici, che nelle loro controdeduzioni hanno sottolineato come il tema dell'antenna appaia come secondario rispetto a una generica recriminazione sulle scelte urbanistiche del Comune".

"Tutto questo mi fa pensare che via sia un atteggiamento ritorsivo, perché a differenza di quanto fatto in passato, abbiamo deciso di riportare i rapporti tra i due municipi nel solco del diritto di fatto, più che in quello dei rapporti politici - ha concluso - se Altopascio intende affrontare i rapporti con Castelfranco in questi termini perché non più di un colore politico omogeneo al loro, temo che spesso dovremo rivolgerci alla giustizia amministrativa invece che al buon senso. Siamo stati eletti per tutelare gli interesse dei nostri cittadini e gli amministratori di Altopascio farebbero bene a fare lo stesso verso i loro, invece di sprecare risorse dei contribuenti e tempo in ricorsi giuridicamente poco fondati, solo perché oggi a Castelfranco governa il centrodestra".