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Chiusura ex convento, "Cedimenti e infiltrazioni"

Il sindaco fabio Mini e i giornalisti hanno verificato le condizioni dell'ex conveto Giovanni XXIII. "Fatto il possibile per la sicurezza dei bambini"

Il sindaco di Castelfranco di Sotto Fabio Mini  è tornato a parlare della struttura dell'ex convento di via Matteotti, quello che in passato ha ospitato l'asilo nido e la scuola dell'infanzia gestiti dalla Cooperativa san Tommaso d'Aquino, la Giovanni XXIII.

Effettuato un sopralluogo con i giornalisti e l'ingegnere Santorsa per spiegare la decisione di alcune settimane fa per parlare della gestione dell'edificio.

Nonostante gli interventi di messa in sicurezza da parte dall'amministrazione precedente, molte parti dell'edificio risultano carenti sotto il punto di vista strutturale e di sicurezza, come cedimenti e infiltrazioni.

“La struttura in queste condizioni, in particolare con il cedimento della trave, quello che si è verificato alla fine del passato anno scolastico, non poteva continuare a ospitare l'asilo nido e la scuola dell'infanzia, questo è il mio parere tecnico - ha dichiarato l'ingegnere Santorsa - In particolare perché la parte dell'edificio che include anche la chiesa dell'ex convento, la parte sud sud-est è soggetta a infiltrazioni di acqua dal tetto e questo, visto quanto successo su parte della travatura, ci dice che il problema potrebbe interessare anche altre zone di quell'ala dell'edificio”.

“Altro cedimento – continua l'ingegnere Santorsa - si è verificato proprio sopra l'area della chiesa al piano superiore, ovvero sotto all'avvallamento del tetto. Qui abbiamo trovato una trave che si è spezzata e in più c'è il problema che la controsoffittatura, è fatta di mezzane murate, quindi un controsoffitto pesante, è appesa alle travi con il fil di ferro e quindi se cede la trave, cade anche la controsoffittatura murata, motivo per cui è impensabile di potervi transitare sotto".

Anche il sindaco Fabio Mini ha dichiarato di aver voluto portare i giornalisti per mostrare il motivo per cui ha preso la decisione di chiudere l'edificio, per la sicurezza dei bambini.

"Per la prima volta ho visto la situazione di questo edificio a inizio Agosto. - ha dichiarato Mini - Sapevo, da quanto mi avevano riferito gli amministratori precedenti, che nelle ultime settimane del mandato Toti c'era stato il problema della travatura del tetto, ma ovviamente loro aveva chiuso quell'ala dell'edificio per arrivare a fine anno scolastico e poi, come noi abbiamo fatto, avrebbero preso delle contromisure per l'anno nuovo cercando soluzioni. Per questo avevo voluto fare una ricognizione su tutto l'edificio. Quando i tecnici mi hanno presentato le loro perplessità sul tenere aperto l'ex convento per uso scolastico, ho capito che bisognava trovare un'altra soluzione. Il resto è cronaca di queste settimane con la chiusura e il trasferimento dei bambini nelle altre due sedi, ovvero villa Cavallini e villa Duranti dove per l'anno scolastico appena aperto la Cooperativa potrà continuare a svolgere il servizio.  - conclude il sindaco - È vero che si tratta di privati, ma alla fine quei circa 60 posti tra scuola dell'infanzia e nido, svolgono un servizio alla collettività importante per Castelfranco, per questo ci siamo subito attivati per trovare due nuove sedi”.