Il gruppo di opposizione di centrosinistra, Castelfranco Unita, ha commentato lo stato dei servizi nella città, in particolare, la chiusura ad inizio Ottobre della filiale banca Intesa San Paolo, che ha spostato la sede a santa Croce sull'Arno
In pochi mesi il centrostorico di Castelfranco perde servizi importanti: prima la chiusura dell’ex Convento di San Matteo e il trasferimento della scuola Giovanni XXIII e adesso la chiusura della banca nella centralissima piazza XX settembre senza più insegna e destinata al degrado delle vetrine a facciata.
"Siamo ben consapevoli - hanno dichiarato i consiglieri comunali di Castelfranco Unita - dei processi in corso ma consideriamo questa ulteriore chiusura come un impoverimento dei servizi a favore della comunità. Nel giro di pochi mesi due servizi importanti hanno lasciato per sempre il centro storico con immobili che andranno verso un inevitabile degrado. Soprattutto il fondo che ospitava l'istituto di credito, che affaccia sulla centralissima piazza XX settembre, senza più l'insegna luminosa e con locali già vuoti lascia tutti con amarezza e tanti disagi per imprese e cittadini castelfranchesi. Nessuno pretendeva che il sindaco Mini facesse come il suo collega di Londa che si è barricato nei giorni scorsi per oltre sette ore all'interno della filialedella banca Intesa Sanpaolo per evitarne la chiusura però quanto meno sarebbe stato auspicabile prendere una posizione per un servizio ed un’attività che lascia per sempre il centro storico".