Attualità

Canale Usciana, l'esito dei campionamenti

Canale Usciana, l'esito dei campionamenti effettuati da Arpat evidenzia alcune criticità, ma non causate dal depuratore Aquarno

foto Arpat

"Sulla base dei risultati del campionamento effettuato si può concludere che lo stato qualitativo della matrice sedimenti nel canale Usciana risulta impattato dalle attività antropiche presenti e passate, senza però identificare nello scarico attuale del depuratore Aquarno una significativa sorgente di contaminazione".

Lo dice Arpat, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, dopoi campionamenti effettuati su vari punti del canale Usciana.

"Inoltre", aggiunge Arpat, "Questo tipo di analisi sui sedimenti non è previsto dalla normativa ma può essere un utile strumento per verificare gli eventuali miglioramenti nella qualità delle acque e nelle conseguenti qualità dei sedimenti che le stesse hanno depositato, depositano e depositeranno."

Il Dipartimento Arpat di Pisa ha effettuato, su richiesta del Comune di Castelfranco di Sotto, un’attività di monitoraggio dei sedimenti nel Canale Usciana, corpo idrico che riceve lo scarico finale del depuratore Aquarno a Santa Croce e che in regime di magra costituisce quasi l’intera portata del canale. 

Il depuratore tratta le acque reflue urbane di origine industriale di tutta l'area del Distretto Conciario Toscano situata sulla riva destra dell'Arno, e dei reflui di origine civile dei Comuni di Santa Croce sull'Arno, Fucecchio, Castelfranco di Sotto e Santa Maria a Monte.

"Passando dalla stazione di monte alla stazione di valle rispetto allo scarico del depuratore, i dati mostrano un leggero incremento delle concentrazioni di metalli pesanti in particolare cromo, zinco, rame, selenio e cadmio. Alcuni metalli come il nichel, vanadio, arsenico e antimonio non presentano invece variazioni significative tra monte e valle dello scarico del depuratore", spiega Arpat.