Attualità

Avviso pubblico, Comune lascia la rete antimafia

Le critiche dall'opposizione e la risposta del sindaco Fabio Mini: "Condividiamo i valori, ma niente è stato portato avanti sul nostro territorio"

Il comune di Castelfranco di Sotto ha lasciato la rete Avviso Pubblico, rete dedicata agli enti pubblici per combattere la criminalità organizzata. 

Pioggia di critiche dall'opposizione, anche a seguito dalla recente uscita da Rete Ready da parte del Comune del comprensorio del Cuoio; Ma il sindaco Fabio Mini ha risposto alle accuse, dichiarando, che seppur condividendone i valori, non vede necessaria l'adesione visto che nessun progetto è stato portato avanti nel territorio comunale di Castelfranco di Sotto.

“Noi siamo stati votati proprio perché i cittadini erano stufi di come veniva gestito il comune prima. Per far parte delle associazioni bisogna condividerne i valori e sapere che la spesa a carico del cittadino abbia un senso. Siamo usciti da Avviso Pubblico, di cui condividiamo i valori, per il semplice motivo che aveva un costo e che la stessa associazione non ha mai fatto niente sul nostro territorio. Siamo a favore della mafia per questo? Siete ridicoli - dichiara il sindaco - In Avviso Pubblico continua Mini sono iscritti 601 enti locali come dichiara Grossi, dimenticandosi di dire che solo Comuni, Province e Regioni in Italia sono più di 8000, allora gli altri 7400 sono tutti mafiosi secondo Grossi? Siamo usciti da Ready perché non ne condividiamo i valori. Ne fanno parte circa 300 enti. Gli altri 7700 sono allora omofobi e razzisti?”

“Non siamo entrati nell’Anagrafe di Sant’Anna di Stazzema (cosa mai fatta nemmeno dalle vecchie amministrazioni) dove sono iscritte qualche centinaio di persone e decine di enti. Gli altri 60 milioni di italiani e gli altri migliaia di enti? Tutti fascisti ?"