Il comune di Castelfranco di Sotto si è aggiudicato il primo round "legale" per quanto riguarda il traliccio per la telefonia mobile, ubicato alla Galeotta, in via Romana Lucchese, contro il Comune di Altopascio.
Il tribunale amministrativo della Toscana, con un'ordinanza ha respinto la richiesta di sospensiva cautelare che era stata presentata dal comune di Altopascio, al momento dell'incardinamento del ricorso contro l'aggiornamento del piano della telefonia mobile varato lo scorso inverno da Castelfranco di Sotto.
Proprio in quell'aggiornamento era stata inserita la posizione con cui si crearono frizioni con il comune di Altopascio, ovvero la possibilità per le compagnie telefoniche di installare un traliccio per i ripetitori, in quello spicchio di terra di proprietà del comune di Castelfranco di Sotto, ma che si affaccia al confine con la zona a vocazione produttiva e commerciale di Altopascio.
Il dibattito in aula tra le parti è stato acceso e gli avvocati sono entrati nel fumus della questione, tanto che alla fine i giudici del tribunale amministrativo hanno serenamente detto che non sussistono gli estremi per concedere una sospensiva richiesta dal ricorrente. Il tribunale infatti non ha ravvisato il pericolo di danno paventato dal comune di Altopascio, né tanto meno ha rintracciato i caratteri di gravità e irreparabilità nell'installazione del traliccio realizzato dalla Inwit, società che ora diventa cointeressata nel processo amministrativo a tutela del proprio legittimo diritto contro il comune di Altopascio.
L'antenna quindi, su cui non sono montati ancora impianti di ripetizione, per il momento rimane al suo posto e soprattutto rimane pienamente vigente il regolamento della telefonia mobile aggiornato a Febbraio 2025 dal comune di Castelfranco di Sotto con una procedura semplificata.
Il rigetto della sospensiva inoltre scongiura il pericolo di una vacatio del regolamento della telefonia che sarebbe potuto scattare da un diverso parere del tribunale. Ora si dovrà attendere la decisione definitiva dei giudici amministrativi fiorentini, in primo grado di giudizio, per entrare pienamente nel merito del ricorso.