Politica

Agenzia delle entrate, l'ufficio resta o va a Pontedera?

I consiglieri di Fi-Pdl hanno presentato un'interrogazione al sindaco per capire come stanno le cose sulla presunta chiusura dell'ufficio territoriale

Presentata questa mattina un'interrogazione al sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini da parte dei consiglieri comunali di Forza Italia-Popolo della Libertà Roberto Ferraro, Carlo Corsi ed Elena Beretta. Sul tavolo la delicata questione del declassamento dell’Agenzia delle Entrate della città della Rocca.

Nell’ambito delle cosiddette razionalizzazioni, infatti l’80 per cento degli organici dell’Agenzia delle Entrate, circa 30 persone, sono state trasferite a Pisa, con la conseguenza che un importante settore dell’Agenzia, quello dei controlli, ha cessato di avere sede nel più grande Comune del Comprensorio del cuoio – si legge in un passaggio del testo dell’interrogazione -. Da qualche tempo, in maniera sempre più insistente, circola la voce che anche l’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, potrebbe lasciare San Miniato, questa volta con destinazione Pontedera. Se ciò fosse vero, nel comune della Rocca rimarrebbe solo una piccola rappresentanza dell’Ufficio finanziario, la quale, probabilmente, sarebbe destinata anch’essa a scomparire. Vorrebbe dire che il progressivo impoverimento della rete dei pubblici servizi che negli anni ha colpito San Miniato sarebbe arrivato al culmine, non essendovi infatti quasi più nulla da trasferire”.

E proprio per queste motivazioni interrogano il sindaco Gabbanini. “E’ al corrente delle voci che circolano circa l’importante ridimensionamento dell’Agenzia delle Entrate che ha sede a San Miniato? – si legge ancora nel testo -. Qualora ne sia al corrente, quali passi ha fatto o ritiene di fare nei confronti delle competenti Autorità finanziarie e della rappresentanze delle categorie economiche, professionali e sindacali affinché tale evento venga evitato? E infine, è d’accordo sulla illogicità del presunto ventilato ridimensionamento? Qualora fosse corrispondente alla verità, infatti, penalizzerebbe non solo San Miniato, ma l’intero Comprensorio del cuoio”.