Acque torbide e schiume sono i due fenomeni segnalati dai cittadini per i due fiumi che attraversano la zona, l'Arno e l'Elsa.
La causa sembra siano le piogge estive che hanno anticipato la comparsa di questi elementi che solitamente si verificano con l'arrivo delle prime piogge autunnali o comunque in periodi piovosi come i mesi invernali.
I tecnici del Dipartimento Arpat del Circondario Empolese hanno fatto dei rilievi per verificare se ci fosse pericolo di inquinamento.
Gli accertamenti compiuti sull'Elsa non hanno evidenziato correlazioni fra schiume e fenomeni di inquinamento. Come osservato in precedenza e con particolare intensità negli anni 2012-2013, e come riferito ai Comuni della Valdelsa con specifiche relazioni, la presenza delle schiume in corrispondenza dei dislivelli appare correlata alle piogge ed all'incremento di portata del fiume. Nessun elemento aggiuntivo è intervenuto rispetto a quanto già conosciuto sul manifestarsi del fenomeno.
Dai controlli effettuati sull'Arno è emerso che le forti piogge possono attivare gli sfioratori delle stazioni di sollevamento fognario o causarne malfunzionamenti con sversamento di acque reflue negli affluenti come il Rio dei Cappuccini e Rio di Fibbiana, i quali intorno al loro punto di immissione producono schiume e torbidità dell'acqua del fiume.
Entrambi i fiumi rientrano nella “Rete di monitoraggio acque superficiali interne fiumi, laghi e acque di transizione” i cui risultati sono consultabili nel Report riassuntivo dell'attività di monitoraggio effettuata da ARPAT nel 2013.