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Acque, collegamento tra Valdinievole e Cuoio

Il "tubone", progetto destinato a collegare e rivoluzionare il sistema fognario del Valdarno e della Valdinievole, sarà operativo nel 2026

Si avvicina il completamento dell’opera destinata a rivoluzionare, e migliorare, il trattamento dei reflussi: il percorso dal depuratore di Pieve a Nievole fino a quello di Santa Croce sull’Arno, passando per Monsummano Terme, Larciano, Lamporecchio, Cerreto Guidi e Fucecchio.

Sta cambiando radicalmente il sistema di raccolta e trattamento dei reflui civili tra la Valdinievole e il Valdarno. Una trasformazione che non sempre si vede a occhio nudo, ma che si muove sottoterra, in profondità, tra scavi, tubazioni e tecnologie avanzate. 

Numerosi cantieri “paralleli” stanno ridisegnando il percorso delle acque reflue: da una parte il Tubone, dall’altra i collettori fognari della Valdinievole. Obiettivo: dismettere impianti piccoli e ormai superati, e concentrare il trattamento in pochi depuratori più performanti, a partire da quello industriale di Santa Croce sull’Arno. 

A guidare la “rivoluzione” dello schema fognario e depurativo è l’Accordo del Cuoio, vasto programma di interventi infrastrutturali da quasi 200 milioni di euro. I lavori di Acque, portati avanti di concerto con le amministrazioni comunali coinvolte, sono giunti a buon punto: quasi pronto per i collaudi, il Tubone entrerà in funzione, in modo graduale, nel corso del 2026. A seguire, sarà la volta dei macrolotti della Valdinievole.