Lavoro

Imprese in ginocchio, sempre più difficile l'accesso al credito

Il 60 per cento delle aziende pisane dichiara una diminuzione di fatturato nel 2013

La crisi economica che dura ormai da più di cinque anni, ha provocato delle forti perdite anche all'economia pisana.

La Camera di Commercio di Pisa ha condotto nella seconda parte del 2013 un'analisi dell'andamento economico delle imprese della provincia, valutando la capacità di accesso al credito delle aziende e le risposte degli istituti bancari.

I dati raccolti testimoniano una situazione poco ottimale: a metà del 2013 l'ammontare dei prestiti concessi alle imprese è diminuito del 2,3%; gli istituti bancari presenti sul territorio hanno subito un processo di riorganizzazione, che ha portato alla chiusura di sei sportelli nella prima metà del 2013.

Le aziende intervistate arrivano a stento a fine mese. Molte registrano una diminuzione del fatturato e di conseguenza si trovano costrette a ricorrere a stratagemmi preoccupanti, per fare fronte agli impegni finanziari, quali lo scoperto bancario, oppure il ritardato pagamento dei fornitori.

Le imprese pisane si dichiarano ancora pessimiste sulla possibilità di accesso al credito. Infatti solo il 12% di esse si dice intenzionato a fare richiesta. Le condizioni di accesso al credito sono cambiate di poco rispetto al 2012: la richiesta di credito è aumentata dello 0,6%; sono aumentati i tassi di interesse dell'1%; la richiesta di garanzie è aumentata dello 0,5%; i tassi di interesse e il costo delle commissioni sono aumentati dell'1,1%.

I settori maggiormente maggiormente penalizzati nell'accesso al credito sono le piccole imprese, l'area del commercio e l'edilizia. Per andare incontro alle difficoltà delle imprese la Camera di Commercio di Pisa ha studiato una serie di soluzioni (info: Azienda Speciale ASSEFI).