Una casa di riposo sempre più a misura di anziano

Rinnovati i locali della Rsa "Meacci", unica del territorio a essere gestita direttamente dal Comune. Un finanziamento della Fondazione Pisa

SANTA CROCE SULL'ARNO — Grazie a un finanziamento della Fondazione Pisa ha permesso al Comune di effettuare numerosi lavori di ammodernamento e di manutenzione alla Casa di Riposo.

Si tratta della Rsa "Meacci", unica del territorio a essere gestita direttamente dal Comune.

“È una realtà consolidata e cara al cuore dei santacrocesi, una struttura che nel tempo ha saputo rinnovarsi nelle proposte e nelle attività, distinguendosi per accoglienza, livello dei servizi e interazione con il territorio” sottolinea il sindaco Giulia Deidda ricordando che la Casa di riposo Meacci ha aderito al sistema di qualità delle strutture MeS (Management e Sanità), predisposto dalla Regione Toscana, in collaborazione con l'Istituto Sant'Anna di Pisa.

Per ottenere e mantenere questo risultato, l'amministrazione comunale, pur in tempi di bilanci difficili, ha scelto di confermare il proprio impegno finanziario verso la struttura, ha accolto con vera gratitudine i piccoli e grandi gesti di generosità che la cittadinanza da sempre ha voluto compiere per sostenere la Casa di Riposo, ha potuto contare sulla collaborazione di numerose associazioni di volontariato che hanno dedicato tempo e impegno agli ospiti e, soprattutto, ha potuto fruire di cospicui interventi finanziari da parte di enti, quali il recente bando della Fondazione Pisa.

Il progetto prevedeva un importo complessivo di 88.450 euro, di cui 57.950 euro derivati dal contributo della Fondazione Pisa e 33.500 euro dalla compartecipazione del Comune di Santa Croce sull'Arno.

Grazie a questi fondi è stato possibile realizzare nell'edificio, risalente agli anni '50, una serie di necessari lavori di ammodernamento e manutenzione che hanno reso più accogliente e funzionale la struttura, che assicura gli spazi e le attrezzature di una residenza socio-sanitaria, pur cercando di mantenere il clima e l'aspetto di una vera abitazione.

Aggiunge l’assessore alla Coesione sociale Carla Zucchi: “Vivere in una Casa di riposo non deve significare subire un distacco dalla propria realtà e avviarsi a un triste isolamento proprio nella fase più fragile della vita, bensì essere accompagnati in un percorso di cambiamento e di positivo inserimento in un nuovo contesto, e questo si realizza più facilmente, non solo se i servizi offerti dalla struttura sono di qualità, se il personale è preparato e sensibile o se le attività sono diversificate e creative, ma anche se l’ambiente di vita risulta accogliente e confortevole, se si può trascorrere il proprio tempo in un luogo in cui gli arredi e gli spazi non siano solo sicuri e funzionali, ma anche vivaci e stimolanti, in modo da ricreare e richiamare quello “spazio casa” che rende l’esistenza a misura d’uomo”.

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