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Cronaca venerdì 13 dicembre 2013 ore 10:26

Nasce il codice etico del distretto conciario. Ciaponi: "Una risposta ai comportamenti illeciti"

A regolamentare l'attività del distretto conciario è il codice etico.



SANTA CROCE — Il 29 novembre al Museo Nazionale della Conceria a Santa Croce sull’Arno, è stato infatti presentato e sottoscritto, alla presenza del Ministro all’Ambiente Andrea Orlando e dell’Assessore Regionale all’Ambiente Anna Rita Bramerini, un documento di sei pagine dovesi trovano elencati valori quali equità, diligenza, trasparenza, legalità, tutela ambientale ecc., la cui declinazione è rimandata ai codici etici delle singole organizzazioni componenti.

È previsto un comitato etico, formato dai componenti del comitato d’area di distretto e dalle altre organizzazioni aderenti, mentre le istituzioni sono rappresentate a livello di distretto; il controllo del rispetto di quanto previsto dal Codice viene effettuato tramite le organizzazioni che aderiscono, secondo le procedure previste dai singoli codici di associazione e, nel caso di inadempienza il singolo è cancellato dall’elenco e non potrà far parte di nessun organismo. 

Il sindaco di Santa Croce sull'ArnoOsvaldo Ciaponi, nell’intervento di apertura ha affermato che il codice è la risposta ai comportamenti illeciti poiché sono incrementati i valori ed i principi di riferimento. La Provincia di Pisa ha supportato tecnicamente e politicamente l’elaborazione del codice insieme alle parti sociali, le organizzazioni sindacali, i conciatori. L’aspettativa è un ritorno positivo in termini ambientali e di rispetto della legalità.

Il presidente della Provincia di PisaAndrea Pieroni, ha fatto presente che il “Distretto industriale Santa Croce sull’Arno” si assume un ulteriore impegno di tipo volontario con una valenza che va ben oltre gli obblighi di legge. La qualità dell’attività conciaria deve prevedere regole ed equità; tali criteri sono stati inseriti nel codice; che essendo di tipo etico è indice di un cambiamento culturale locale in quanto si comprende che i comportamenti corretti, che rispondono a requisiti etici, sono convenienti per tutti. 

I principi del codice etico dovranno costituire una guida sugli aspetti particolarmente significativi e attuali del Comprensorio del Cuoio, quali:

l’intera filiera produttiva che va dal prodotto grezzo al prodotto finito;la gestione coordinata della depurazione e della ricerca effettuata dal Polo Tecnologico Conciario (Po.Te.Co);l’accordo di programma per il riassetto generale della depurazione detto “Tubone”;il patto sociale per un distretto responsabile ed autonomo in relazione alla qualità dei prodotti e dei processi, all’eticità della produzione e al rispetto delle risorse umane e ambientali.

I presidenti delle associazioni conciatori evidenziano l’importanza di avere un consumatore sempre più attento all’acquisto di un prodotto di qualità etica e sottolineano l’esigenza di ottenere delle agevolazioni, da parte delle pubbliche amministrazioni, per le aziende che aderiscono al codice. Il codice rappresenta in questa ottica anche una risposta alla concorrenza sleale internazionale che stava per mettere in seria difficoltà il distretto.

Per quanto riguarda le agevolazioni attese di tipo economico, l’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini, concorda che il ruolo del consumatore, per arginare la concorrenza sleale, è di fondamentale importanza e afferma che a breve verrà valutato l’impegno di fondi strutturali. 

Lo stesso ministro dell’ambiente, Andrea Orlando, intervenuto a conclusione del convegno, ricorda che il consumatore sta prestando sempre più attenzione a come si produce e che il degrado alla lunga comporta inevitabili ricadute negative. In questo senso l’assunzione di un codice etico con carattere ambientale e sociale rende il distretto una struttura trasparente e pubblica.

Al termine è seguita la firma del documento da parte dei sindaci dei sei Comuni del Comprensorio del Cuoio, della Provincia di Pisa, delle due associazioni dei conciatori e dei contoterzisti, della Camera di Commercio, della Regione Toscana e del Ministero.


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