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Cronaca venerdì 12 dicembre 2014 ore 16:40

Scoperto calzaturificio con lavoratori in 'nero'

Sospensione dell’attività e multa di 50mila euro. Maritan: "Maggiore programmazione e coordinamento con l’Asl per contrastare questo fenomeno"



FUCECCHIO — Durante un controllo congiunto tra Polizia Municipale e Ispettorato del Lavoro di Firenze, è stato scoperto un laboratorio calzaturiero con ben dodici lavoratori risultati tutti completamente sconosciuti all’Inps. Per il calzaturificio di Ponte a Cappiano sono scattate sanzioni pecuniarie per circa 50mila euro, previste dalla normativa sul lavoro ed è stata disposta la sospensione dell’attività. Sono state effettuate anche apposite segnalazioni all’Asl (per verifiche igienico-sanitarie e sulla sicurezza) e ai competenti uffici comunali (per possibili difformità edilizie).

“Sul rispetto delle regole e della sicurezza nei luoghi di lavoro - dichiara l’assessore alla polizia municipale Alessio Sabatini - non possiamo transigere. E’ in primo luogo una questione di dignità delle persone, riguarda anche la loro salute e poi assume un rilievo anche dal punto di vista della concorrenza sleale nei confronti di chi, invece, le regole le osserva. Il comune di Fucecchio ha da tempo avviato un’azione che vede coinvolta in primis la Polizia Municipale, col supporto di altri servizi dell’amministrazione, e dove viene costantemente ricercata anche la collaborazione degli altri enti preposti ai controlli, in particolare Asl e Ispettorato del Lavoro”.

“Il recente avvio del Piano Straordinario di Intervento, varato dalla Regione Toscana quasi un anno fa a seguito dell’evento luttuoso accaduto a Prato - aggiunge il sindaco di Fucecchio e delegato alla P.M. dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, Alessio Spinelli - ha contribuito ad incrementare in tutto il territorio dell’Unione l’attenzione e le azioni verso un fenomeno che indubbiamente va contrastato, ma verso il quale occorre attivare anche interventi preventivi ed informativi per favorire l’emersione dalle irregolarità. Ne sono esempi, da una parte, i recenti interventi repressivi effettuati a Castelfiorentino, a Vinci, a Empoli, e dall’altra l’incontro informativo “istituzionale” svoltosi il 24 novembre all’Asl, alla presenza di un rappresentante della Regione, delle categorie, dei sindacati, insieme a esponenti della comunità cinese accompagnati dal Console cinese di Firenze”.

“Il problema del lavoro nero – dice Annalisa Maritan, comandante della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni- e di altri illeciti contestuali che si verificano spesso nei laboratori gestiti da cittadini cinesi sono un dato di fatto. Stiamo intensificando i controlli sul territorio degli 11 comuni ma per rendere gli interventi sempre più efficaci occorre un maggiore coordinamento con l’Asl 11. Prenderemo accordi quanto prima per contrastare in manera ancora più stringente questo fenomeno”.


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