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Cronaca martedì 05 dicembre 2017 ore 17:30

"Chiedono il salario ma vengono picchiati"

Loris Mainardi, segretario Filctem Cgil
Loris Mainardi, segretario Filctem Cgil

L'agguato sotto casa sarebbe avvenuto qualche giorno fa ai danni di due lavoratori senegalesi. Lo ha reso noto il segretario Cgil Mainardi



SANTA CROCE SULL'ARNO — Loris Mainardi, segretario generale Filctem Cgil (settore conciario e chimico) ha reso nota la vicenda: "Questi due ragazzi hanno lavorato in una conceria. Mi sembra di aver capito al nero, senza contratto. A fronte del perseverare nel chiedere i soldi al titolare di questa conceria una sera sono stati vittime di un agguato". Si è appreso che l'agguato è avvenuto nel Comune di Santa Croce sull'Arno mentre la ditta opera nel territorio di Castelfranco di Sotto.  

Mainardi ha descritto così l'agguato: "Il titolare, insieme al figlio e altre quattro persone, li ha aspettati sotto casa. I sei li hanno picchiati. E' una cosa di una gravità di pazzesca".

"Mi risulta - ha aggiunto Mainardi - che i due senegalesi hanno sporto denuncia legale. Non è, sottolineo, un problema razziale è un problema del lavoro. Non è successo perché i due ragazzi sono stranieri, poteva succedere a me e a chiunque altro".

Mainardi ha lanciato un monito: "La cosa incredibile è che in un settore che lavora con grandi firme ci siano delle imprese che lavorano con questo titolare. Mi aspetto un segnale forte nei confronti di questo imprenditore. E' il segnale che anche questa zona non è immune a comportamenti scorretti". 

Riguardo al lavoro nelle concie Mainardi ha aggiunto: "Ultimamente mi è arrivata voce che una pseudo cooperativa che fornisce servizi amministrativi offra anche manodopera con contratti da cooperativa invece che quelli delle conce. Dove va a finire la sicurezza sul lavoro? E le tutele? Cose che fino a 7-8 anni fa non succedevano. Bisogna intervenire per mantenere questo settore sano". 

Sinistra Italiana ha espresso solidarietà e totale vicinanza ai lavoratori coinvolti nel "vergognoso atto" reso noto e denunciato dalla Cgil e dalla comunità senegalese."Due giovani lavoratori, secondo il racconto offerto dalla stampa - ha detto Ettore Bucci, segretario provinciale del partito - hanno chiesto di essere ricompensati per i loro giorni di lavoro. La risposta ricevuta è squallida: un vero e proprio agguato ad opera del datore di lavoro, di suo figlio e di altre quattro persone". 

Il partito di Nicola Fratoianni, nel dichiararsi solidale con il sindacato, assicura anche l'intervento del proprio gruppo parlamentare: "Abbiamo segnalato la vicenda alla senatrice Alessia Petraglia, parlamentare eletta in Toscana. Proprio per questo annunciamo un atto in Senato della Repubblica, un'interrogazione atta a chiarire tutti i risvolti della vicenda. Auspichiamo che gli inquirenti possano chiarire i fatti e che le forze sociali ed economiche del comprensorio del Cuoio possano isolare la squallida condotta di tali personaggi, che dequalificano l'impegno quotidiano di lavoratori, sindacalisti ed imprenditori". 

Sinistra Italiana ha rimarcato anche la gravità della situazione complessiva del lavoro: "Si tratta dell'ennesimo caso di una condotta illecita ed antisindacale. Dopo le vicende di Ponticelli, dove dodici lavoratori di un calzaturificio sono stati licenziati per aver effettuato una sacrosanta mobilitazione, ecco un nuovo atto di putrida sfida, peraltro a discapito di lavoratori migranti, contro la dignità del lavoro e dei lavoratori sancita dalla Costituzione repubblicana. L'episodio dimostra, con triste efficacia, come l'attacco alla dignità della persona e del lavoro sia trasversale, poiché riguarda di tutte e tutti. Sinistra Italiana non abbasserà lo sguardo, invitando l'intera società e le forze politiche a manifestare attiva solidarietà. Ciò dimostra che bisogna cambiare passo, ad ogni livello, rafforzare i diritti e le tutele nel mondo del lavoro, impegnare le istituzioni ed il settore pubblico ad un'operosa vigilanza quotidiana".


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