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Attualità domenica 27 novembre 2016 ore 09:15

La mostra Fotoromanzo diventa un libro

Domenica 27 novembre, ultimo giorno dell'esposizione di Sergio Breviario, il catalogo verrà presentato a Villa Pacchiani



SANTA CROCE — Domenica 27 novembre alle 17 al centro espositivo Villa Pacchiani verrà presentato il catalogo che documenta la mostra personale di Sergio Breviario ancora in corso nei locali.

Mostra e catalogo si intitolano Fotoromanzo. La presentazione è a cura di Ilaria Mariotti, intervengono Mariangela Bucci assessore alle politiche ed istituzioni culturali, la direttrice di Villa Pacchiani e curatrice della mostra Mariotti e l'autore.

La mostra e il catalogo sono un’iniziativa del Comune con la sponsorizzazione di Cassa di Risparmio di San Miniato

Fotoromanzo è un progetto pensato appositamente per gli spazi di Villa Pacchiani e il catalogo, a cura di Ilaria Mariotti, raccoglie le immagini dei lavori presentati e realizzati per la mostra in cui le opere di Sergio Breviario si articolano all’interno del primo piano della Villa e dialogano con alcune opere selezionate dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe del Comune di Santa Croce sull’Arno e, al contempo, la fanzine realizzata appositamente come complemento all’installazione sonora che dà il titolo alla mostra.

L’artista ha selezionato alcuni degli ex libris della Collezione appuntando la sua attenzione su alcuni filoni tematici e stilistici presenti nella produzione: l’elemento naturale, il fantastico, l’invenzione di macchine, interessandosi anche alla natura del segno, all’astrazione.

Le due ali del Centro Espositivo, accolgono micromondi narrativi e di pensiero: dall’una parte un’installazione sonora e una fanzine. Quest’opera si sviluppa attraverso immagini fotografiche dove gli attori si muovono in una luogo bizzarro e domestico allo stesso tempo, databile e tuttavia sfuggente nella sua promiscuità stilistica. I dialoghi (scritti da Luca Bertolo) mettono insieme registri diversi in un’apparente semplicità rispetto al piano del racconto raggiunta attraverso una complessità di citazioni, trame, pensieri collettivi, stereotipi, eccezionalità. Una vicenda dove l’arte ha la capacità di interagire nella vita delle persone, si fa oggetto, strumento per intravedere altri mondi e giustificare comportamenti inaspettati.

Nell’altra ala dello spazio espositivo si dispone la selezione degli ex libris fatta da Breviario e in colloquio con i suoi lavori. Al centro, una sorta di statuto e di richiesta della mostra, una scultura che diventa un cannocchiale: uno strumento per invitare alla sospensione del giudizio, un invito ad accogliere il bizzarro e l’inaspettato.

Sergio Breviario nasce a Bergamo nel 1974. Nel 1998 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Partecipa al Progetto Erasmus presso la Kingston University di Londra. Nel 2002 frequenta il Corso superiore di arti visive presso la Fondazione Ratti di Como. Nel 2006 partecipa al workshop Wherever We Go, dove il confronto con altri artisti europei si è poi rivelato fondamentale. La sua ricerca si basa sul verificare sistemi espositivi che risultino essi stessi processi artistici. Dal 2003 partecipa ad esposizioni in Italia e all’estero tra cui: Vitello tonnato, Plutschow Gallery, Zurigo (2016); The belle of the ball, a cura di Alberto Zanchetta, MAC Museo arte contemporanea, Lissone (mostra personale, 2015); Drawing for Lightnings, Kunstraum t27, Berlino (2014); I love you on the stage, O’ space, Milano (mostra personale, 2014); The time machine Oltrepò, a cura di Marco Scotti, Paola Boccaletti, Elisabetta Modena, Galleria del Premio, Suzzara (Mn) (mostra personale, 2014); Arimortis, a cura di Milovan Farronato e Roberto Cuoghi, Museo del 900, Milano (2013); Prototipo di macchina per la conquista del mondo, a cura di Ludovico Pratesi, Fondazione Pescheria Centro Arti Visive, Pesaro (mostra personale, 2012); A ruota libera, a cura di Milovan Farronato e Chiara Agnello, MAXXI Museo delle Arti del XXI secolo, Roma (2011).


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