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Attualità mercoledì 24 febbraio 2016 ore 18:45

Lineapelle, il classico non passa mai di moda

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Con questo motto le concerie del distretto di Santa Croce stanno esponendo i loro prodotti alla fiera milanese. Ecco cosa raccontano



SANTA CROCE — “La più significativa innovazione? Il ritorno alla semplicità”. Graziano Bellini, della conceria Dingo, fotografa così, nel suo stand dove risaltano pelli al vegetale dagli effetti vintage, la sintesi tra i desideri dei clienti e le esigenze dei produttori riscontrate sin qui a Lineapelle.

Buono il numero dei visitatori in fiera fino a questo momento. Visitatori ed espositori giunti all’evento milanese, dall’Europa o dal resto del mondo, con un solo obiettivo: puntare sulla qualità.

“Abbiamo proposto linee classiche ed altre più decise - ha commentato Luca Giananti della conceria Dolmen, specializzata in pelli esotiche - con inserti molto preziosi che definiscono un effetto di gran pregio”.

Brillanti e luminose, moderne o vintage, purchè sempre pregiate: le pelli conciate in Toscana, declinate in mille sfumature di colore sono tra le protagoniste indiscusse di Lineapelle Milano.“Se solo i prossimi mesi potranno tradurre in numeri concreti il fermento che si respira tra gli stand della fiera è intanto importante esserci - ha detto Filippo Francioni della San Lorenzo - proprio per capire come si muoverà il mercato”.

“Attendiamo ancora per dare un giudizio più completo sulla fiera - ha confermato Niccolò Banti della conceria Alba - certo da parte di noi imprenditori c’è tutto l’entusiasmo e l’impegno per presentarci con prodotti di massima qualità”.

“Il classico pregiato si conferma un intramontabile", ha aggiunto Francesco Testai, conceria Vecchia Toscana, sottolineando come nei momenti di maggiore crisi i compratori possono rinunciare a qualche richiesta eccentrica ma non fare a meno della qualità.

Classico come scelta vincente, magari riletto con qualche spruzzata di originalità, anche tra i padiglioni delle concerie Miura e Bcn, per un’offerta di pelli morbide e duttili al tatto cui la fascia alta del mercato sembra non poter resistere.

I primi numeri ufficiali diramati dalla fiera intanto confermano l’appeal dell’evento: più 6 per cento degli espositori rispetto alla precedente versione di febbraio 2015, con più 11 per cento di espositori esteri. Incremento anche per i buyer internazionali ( più 14 per cento) e 25 per cento di nuove aziende.

Anche in questa edizione di Lineapelle c'è spazio anche per un confronto tra gli operatori della moda sul tema della sostenibilità ambientale: “Economia circolare e riduzione dei rifiuti - Recupero degli scarti in pelle” è il tema del workshop organizzato da Lineapelle con UNIC che ha approfondito, nel corso della seconda giornata di fiera, la tecnologia “TCR” volta al recupero di energia e risorse dagli scarti di pellame.


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