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Cronaca sabato 12 ottobre 2019 ore 18:00

"Un venerdì nero per il lavoro in Toscana"

Così l'assessora regionale Saccardi sul tragico incidente che è costato la vita a Antonio Domante. Parole di cordoglio anche dalla Uilm nazionale



SAN MINIATO — "Un morto a San Miniato, un ferito a Scandicci: è un venerdì nero per il lavoro in Toscana. Sono addolorata per queste notizie e vicina alle famiglie coinvolte", ha detto l'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi in relazione alla morte dell'operaio di 57 anni Antonio Domante, stritolato ieri da un macchinario mentre era al lavoro nelle campagne di Roffia, e al grave infortunio subito da un operaio di 51 anni, sempre ieri, in una cartotecnica di Scandicci.

"Questa delle morti e degli incidenti sul lavoro – ha proseguito Saccardi - è una piaga che purtroppo non si riesce a eliminare, nonostante tutto l'impegno profuso e le numerose azioni messe in atto per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro e prevenire gli infortuni".

Su quanto avvenuto a San Miniato è intervenuta anche la segreteria nazionale della Uilm, sindacato al quale la vittima era iscritto. ”Apprendiamo con grande dolore la notizia del decesso del nostro iscritto Antonio Domante della struttura di Pisa - queste le parole di Rocco Palombella -. Il segretario generale e la segreteria nazionale esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia. Il Direttivo Provinciale della Uilm Pisa insieme al Coordinatore regionale Uilm Toscana, Vincenzo Renda, esprimono il proprio cordoglio per la morte sul lavoro del nostro amico e iscritto Antonio Domante ieri 11 ottobre".

“Ci troviamo purtroppo a piangere un’altra morte sul lavoro - hanno aggiunto dalla Uilm -, una situazione profondamente ingiusta, mai accaduta. Un episodio che ci spinge a ribadire ancora una volta la necessità di favorire la sicurezza sui posti di lavoro con azioni concrete. Alla famiglia e ai colleghi di Antonio che ha perso la vita, vanno le condoglianze di tutta la Uilm di Pisa e Toscana, in attesa che le autorità proposte facciano luce sulle cause dell’accaduto”.

Anche il Segretario Generale della Uil Toscana, Annalisa Nocentini, a nome di tutta la Confederazione regionale ha voluto esprimere profonda tristezza per l’ennesimo incidente mortale sul lavoro che colpisce la Toscana. “Come Uil abbiamo più volte rimarcato che non si fa abbastanza per quanto riguarda la sicurezza - ha detto Nocentini -. Dobbiamo garantire l’incolumità attraverso formazione e monitoraggio costanti, non possiamo restare inerti di fronte a un susseguirsi quasi quotidiano di questi incidenti. E’ straziante dover piangere ancora un nostro compagno che cade sul proprio posto di lavoro. La Uil Toscana tutta si stringe attorno alla famiglia e ai colleghi di Antonio”.

"Ci troviamo purtroppo a piangere una morte sul lavoro - queste invece le parole di ieri del sindaco di San Miniato, Simone Giglioli -, una situazione profondamente ingiusta, che non dovrebbe mai verificarsi. L’episodio accaduto oggi a Roffia, sul quale le autorità stanno compiendo tutti gli accertamenti necessari per capire la dinamica, ci addolora moltissimo. Alla famiglia e ai colleghi dell’uomo che oggi ha perso la vita vanno le condoglianze di tutta l’Amministrazione Comunale e di una Città intera che si stringe attorno a loro in questo momento di grande dolore".

Cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai colleghi di Antonio Domante anche dalla Cgil pisana. "La nostra continua battaglia in difesa della salute e sicurezza sul lavoro - hanno scritto dal sindacato - non riesce ad impedire questa strage insopportabile, perché si continua ad investire troppo poco nella prevenzione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ogni volta che notizie di morti sul lavoro, che si aggiungono ad una lista ormai troppo lunga quale quella di una vera e propria strage, ci raggiungono fanno crescere insieme alla commozione una rabbia profonda. La rabbia di chi come noi continua a pensare che la responsabilità non sta nel caso fortuito, ma in un'organizzazione del lavoro sbagliata che antepone il profitto alla vita umana. Non ci stancheremo di gridare forte questa ingiustizia insieme alla battaglia quotidiana per il lavoro, il suo valore, la sua sicurezza".


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