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Attualità venerdì 03 marzo 2017 ore 17:11

Liceo Marconi, discussione e polemica

Dura presa di posizione del consigliere comunale San Miniato Possibile Alessandro Niccoli, che replica alle affermazioni della Provincia



SAN MINIATO — Il Liceo Marconi ha inaugurato una sede provvisoria all'ex economato Carismi nella frazione della Scala, dopo che si sono verificati problemi strutturali nella vecchia sede, quella di San Donato, che è di fatto inagibile dopo che sono stati riscontrati problemi ai solai.

Ma il nodo è la realizzazione della nuova sede, che la Provincia potrebbe realizzare, in accordo con il Comune, nell'area di Fontevivo o in altre aree da individuare. 

"Dal cappello della Provincia è uscita l'ipotesi di un Campus”, scrive Niccoli.

"La nuova consulta del 28 è stata voluta da Gabbanini, dopo quella del 21, ove ne usciva con una scena muta a fronte delle domande rivoltegli da Raffaella Mallamaci, Presidente del Comitato Polo Scolastico San Miniato, su - la definizione è di Niccoli - scempio Liceo Marconi. Domande sul perchè di tutte queste perizie, sul perchè degli affari e dei soldi persi, dei trasferimenti di ragazzi in virtù di dubbie periziette, dei milioni buttati per acquistare un capannone inidoneo in zona industriale"

"E ancora, domande sul perchè dell'improvviso progetto campus in palude, sui perchè dei tradimenti dei lunghi percorsi S.Miniato città scuola, del tradimento della cultura sanminiatese, e delle promesse elettorali". 

"I tecnici Archea - continua Niccoli - “Studio fiorentino di livello che ha individuato l'area paludosa di Fontevivo, davanti alla collina di San Miniato e ai suoi monumenti, come idonea per la cementificazione, hanno dimostrato di non conoscere gli snodi del traffico, i problemi della distanza per le frazioni a Ovest, l'esistenza del Convento di S.Franceso, che a livello paesaggistico architettonico subirebbe un danno irreparabile"

"Le loro tesi non hanno retto a fronte di ipotesi serie; non si cercano tavoli di studio e di confronto serio, non si fa il bene comune".

"Viale ( Giovanni Viale è dirigente della Provincia ndr ) ha snocciolato le tre ipotesi dello studio di Padova (vincitore di una gara per la fattibilità del Liceo a S.Miniato), ove non si tiene affatto in conto delle 12 aule dell'ex Carducci (oggi tutte libere a causa del drastico calo di iscritti e grazie al montaggio della scala anti-incendi!); quindi l'area dell'ex Marconi, con 400 posti, con sommato l'ex Carducci, arriva a 600, e la legge permette una succursale a 300 mt. di distanza (p.zza Benvenuti ci rientra!)".

Secondo Niccoli che ha rimarcato la pericolosità alluvionale di San Miniato basso la Provincia avrebbe detto:"L'area storica è inidonea, l'esistente non si recupera, nessuna promessa di nuova perizia è stata fatta".

"L'ing. Carluccio ( Genoveffa Carluccio è un altro dirigente della Provincia ndr) non ha detto “No al Liceo in via Catena”, ha detto: volete un Liceino? D'accordo, si può fare un Liceino. Nel confronto con l'Ing. Stefano Giannarelli, che parlava di nuove tecniche per l'adeguamento antisismico, ha detto: d'accordo, una nuova perizia sui costi circa l'adeguamento dell'ex Marconi, se volete, si può fare! Poi ha tirato fuori dal cappello il problema parcheggi, ultimo inutile espediente, se si pensa al terreno incolto davanti al Cattaneo e all'efficienza di un buon servizio Bus, che per 50 anni ha servito il Marconi, che oggi ben può migliorarsi e spazzare via la retrograda e inquinante voglia di macchine private e polveri sottili".

"Una domanda: questa chiusura così veloce della partita, priva di buon senso e tutela di un'istituzione culturale importantissima per tutto il Comprensorio del Cuoio e la Valdarno, al centro della Toscana, immersa in una città di cultura, dove porta? A cementificare senza un soldo in tasca? A deturpare il paesaggio, le architetture e un turismo sdegnato dalla nostra stupidità? La Provincia non ha i soldi per pagare i dirigenti che dovrebbero lavorare per noi e per il bene comune. Invece li ha per un'affare da milioni di metri cubi di cemento per un Liceo nuovamente in zona aliena, per di più alluvionale? E le leggi su recupero architettonico dell'esistente? E il bene comune? E la certa morte annunciata del Liceo Marconi, con la sua sua storia, la sua aria e i suoi maestri?"


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