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Cronaca martedì 28 gennaio 2014 ore 15:41

Obbligo del pos per commercianti e liberi professionisti. Modernità per i servizi della rete distributiva italiana

A partire dalla fine di marzo tutte le attività dovranno essere abilitate. Preferibile un abbassamento delle transazioni elettroniche per le imprese



REGIONE — Dal 28 marzo 2014 commercianti e professionisti saranno obbligati ad accettare pagamenti con il bancomat per transazioni superiori a 30 euro. 

Fino al 30 giugno 2014 saranno sottoposte alla norma solo le attività con fatturato superiore ai 200 mila euro ma entro il 26 giugno 2014 è possibile che venga pubblicato un ulteriore decreto per i soggetti per adesso esclusi.
“Un vincolo – commenta Franco Marinoni, direttore generale di Confcommercio Toscana - che, se da una parte imprime modernità ai servizi della rete distributiva italiana portandoli ai livelli internazionali, d’altra parte suona come un nuovo balzello per imprenditori e professionisti e un regalo al sistema bancario da parte del Governo.

“Se la norma è stata fatta con l’intenzione di rendere più efficienti, comodi e sicuri i pagamenti, oltre che rintracciabili, allora vanno anche calmierate le commissioni bancarie sulle transazioni con il Pos. Da noi sono ancora troppo alte. Gli unici a perderci saranno ancora una volta i commercianti”, continua Marinoni. “Il decreto “Salva Italia” del dicembre 2011 prevedeva la revisione delle commissioni bancarie per il POS, che non mi risulta abbia ancora avuto un suo decreto attuativo.

Per avere il Pos in negozio si arriva a pagare un canone di 15-20 euro al mese, oltre alle commissioni su ogni transazione: spese basse per il bancomat (0,50-1%), più alte per le carte di credito (dall'1 al 3-4%). Per una struttura commerciale che fattura sui 500mila euro l’anno si tratta di una spesa di 15.000 euro annui!”

“Ma i problemi maggiori riguardano ovviamente i piccoli commercianti”, precisa Marinoni, “molti dei quali sprovvisti di Pos proprio alla luce dell'entità irrisoria dei singoli pagamenti che ricevono, e i professionisti, come commercialisti e avvocati, che non sempre dispongono dei sistemi per l'accettazione di pagamenti con moneta elettronica. ”

“Di nuovo un aggravio, quindi, per i già tartassati piccoli esercenti. E’ nel nostro interesse favorire la clientela e i consumatori in genere – conclude Marinoni - ma certo i consumi non ripartiranno per la presenza di qualche pos in più. E’ urgente far ripartire l’economia tagliando le tasse e il costo del lavoro invece di accatastare vincoli e obblighi sulle spalle delle piccole imprese”.

Confcommercio Toscana – per gli imprenditori che erano in attesa di conoscere meglio la norma - sottolinea che l’obbligo si riferisce alle carte di debito, ovvero ai bancomat – non alle carte di credito, che per adesso non vengono nominate; fino al 30 giugno 2014 sarà riferibile solo gli esercenti e ai professionisti il cui fatturato dell’anno precedente è superiore a 200 mila euro; si applica solo ai pagamenti superiori ai 30 euro.

L'obbligo riguarda il venditore e non l'acquirente, che dunque potrà continuare a pagare anche con altri strumenti come il contante, l'assegno o il bonifico.


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