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Cronaca martedì 24 novembre 2020 ore 15:50

Multa e locale chiuso 5 giorni, monta la protesta

Durante il primo lockdown gli agenti della Municipale vi sorpresero degli avventori. Cartello contro il Prefetto. Confcommercio scrive al Viminale



MONTOPOLI IN VAL D'ARNO — “La bottega è chiusa per cinque giorni. Il pane, la frutta e il latte e le altre cose di prima necessità dal Prefetto e dai vigili di Montopoli” è il cartello polemico affisso fuori da "La Bottega del gusto", chiuso per 5 giorni con ordinanza prefettizia per violazione delle norme anti-Covid durante il primo lockdown. 

Il locale si trova in piazza San Michele e il 21 marzo, secondo quanto rilevato dagli agenti della Polizia Municipale, un dipendente fu sorpreso a servire un caffè e birre ad alcuni avvento. Con un po' di ritardo, in questi giorni è arrivata l'ordinanza di chiusura più una multa di 409 euro. Cui ha fatto seguito il cartello di protesta, affisso dalla titolare Jessica Pace sulla serranda abbassata.

“Non c'era altra via che l'archiviazione e a suo tempo abbiamo fatto ricorso contro questa assurdità - ha riferito Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa che segue il caso -, allegando anche una memoria difensiva del dipendente che dimostrava in modo inequivocabile la buona fede del personale del locale. Una situazione contingente è stata erroneamente valutata come comportamento deliberatamente inosservante delle norme vigenti, mentre i fatti dicono che non vi è stata né attività di somministrazione né qualsivoglia forma di assembramento”.

Confcommercio non esita a parlare di una “faccia orrida e tetragona di una burocrazia ottusa e nemica della libera impresa": "Sono pagati per dare servizi, e invece tutto quello che fanno è scrivere regole ambigue e cervellotiche e spillare tanti soldi a chi si suda onestamente la pagnotta tutti i giorni. Questa sanzione è una vergogna non solo perché colpisce ingiustamente un impresa sana e perbene, ma anche una intera collettività, visto che priva dei generi di prima necessità oltre 150 famiglie servite dalla bottega, in un piccolo borgo della nostra provincia” sottolinea Pieragnoli, che si dichiara deluso dal Prefetto. 

“Ci aveva assicurato massima attenzione e disponibilità a salvaguardare la situazione specifica di ogni singola impresa - ha commentato il direttore di Confcommercio -, considerando il contesto di enorme difficoltà nelle quali si trova oggi il nostro sistema economico e imprenditoriale. Peccato che un provvedimento simile smentisce nei fatti ogni buona intenzione, e proprio per questo abbiamo scritto al Ministro dell'Interno al fine di risolvere, con il buonsenso, una situazione gravissima per questa impresa”.

Sulla complessa vicenda è intervenuto anche l’assessore alle Attività Produttive Valerio Martinelli. "Il momento è senza dubbio difficile e, per quanto possibile, saremo sempre solidali e al fianco delle nostre attività ed esercizi, nel rispetto della tutela della legalità – queste le parole dell'assessore – ci auguriamo che la vicenda trovi una sua risoluzione, tenendo presente la straordinarietà dell'attuale situazione emergenziale. Per questo abbiamo avviato un’interlocuzione con gli uffici interessati, in particolare per sottolineare i possibili disservizi per la popolazione conseguenti a tale chiusura in questo periodo. Naturalmente, seppur in dialogo con l'amministrazione, sono le autorità preposte a prendere i provvedimenti".


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