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Attualità lunedì 15 dicembre 2014 ore 15:08

​La gastroenterologia investe in innovazione

L'Asl 11 punta sulla tecnologia con macchinari all'avanguardia che consentono diagnosi più precoci e trattamenti innovativi



COMPRENSORIO — Un parco tecnologico con macchinari di ultima generazione, una videocapsula per lo studio dell'intestino tenue, lo screening del colon retto e lo stretto collegamento con i più importanti centri. Sono queste le eccellenze del reparto di gastroenterologia dell'ospedale di Empoli.

Grazie agli investimenti sulla tecnologia fatti dall'Asl 11, attualmente è possibile contare su 2 colonne complete per videoendoscopia di ultima generazione e di una colonna leggermente più vecchia (che era stata rinnovata 5 anni fa). Oltre a queste sono stati acquistati 7 strumenti di ultima generazione che vanno ad affiancare gli altri 21 strumenti endoscopici in uso. Con queste innovazioni è possibile avere immagini in alta risoluzione e con un angolo di visione di quasi 180 gradi. Gli strumenti sono inoltre dotati di NBI (narrow band imaging), un dispositivo che consente di eseguire biopsie mirate sulle aree più sospette. 

Un’innovazione tecnologica molto importante è rappresentata anche dal sistema di acquisizione di immagini endoscopiche, che consente di archiviare le immagini e i filmati sullo stesso server nel quale sono archiviate le immagini radiologiche, che possono essere richieste dall’utente.

Per quanto riguarda la diagnostica dal mese di settembre è possibile ricorrere alla videocapsula endoscopica per lo studio dell’intestino tenue. "Questa videocapsula ha la particolarità di poter essere controllata nei movimenti all'interno dell'intestino grazie a un elettromagnete esterno - afferma Alessandro Tozzi, medico dell'unità operativa complessa gastroenterologia -. Questo permette al medico di soffermarsi sulle zone del colon che più interessano. Rispetto alla colonscopia è una tecnica meno invasiva, meno dolorosa e meno rischiosa". 

Un'altra innovazione riguarda la sedazione del paziente. Accanto alla sedazione fatta con farmaci somministrati per via endovenosa, a breve sarà possibile una sedazione cosciente con un gas somministrato tramite una mascherina. E’ stata già sperimentata su 50 pazienti con ottimi risultati in termini di soddisfazione dell’utente e di riduzione del ricorso a forme di sedazione più profonda.

I punti di forza della gastroenterologia empolese sono principalmente due: il percorso dello screening del cancro del colon retto con elevata percentuale di adesioni (83,2%); l’attività ambulatoriale che consente di seguire i pazienti con patologie epato-gastroenterologiche croniche, in particolare per la gestione della cirrosi epatica, in stretto collegamento con il centro regionale trapianti di fegato. 

L'unità operativa è presidio di rete regionale per la diagnosi e il follow up della celiachia con inserimento del paziente in un percorso assistenziale ad approccio multidisciplinare che prevede anche il counseling nutrizionale.

Nell’Asl 11 vi è un progressivo aumento del numero di celiaci: il numero di celiaci che hanno usufruito dei dietoterapeutici è passato dai 168 a fine 2001 agli 826 del 2013.

Nel follow-up ambulatoriale del soggetto celiaco adulto viene valutata la corretta aderenza alla dieta aglutinata, il recupero clinico e nutrizionale e vengono ricercate eventuali patologie associate in particolare immunomediate e osteo-metaboliche.

A gennaio 2015 partirà una sperimentazione clinica cofinanziata dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana e promossa dal dottor Emiliano Antiga dell’unità operativa dermatologia dell’Università degli Studi di Firenze. Vi parteciperà, oltre alla gastroenterologia di Empoli, anche la gastroenterologia di Careggi. I dati preliminari di laboratorio sono molto promettenti e potrebbe rivoluzionare il percorso diagnostico del paziente con sospetta intolleranza al glutine. Lo studio durerà 3 anni ed ha l’obiettivo di dimostrare che una piccola biopsia cutanea di 3 mm di diametro possa essere sufficiente per fare diagnosi di celiachia senza ricorrere alla gastroscopia.


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