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Attualità venerdì 28 novembre 2014 ore 07:30

La Fibromialgia, una sindrome sconosciuta

Attivo nell' Asl 11 un percorso specifico per la diagnosi e la cura



COMPRENSORIO — Nell’Asl 11 è attivo un percorso multidisciplinare specifico per la diagnosi e la terapia della sindrome fibromialgica, in conformità alla mozione del Consiglio della Regione Toscana del luglio 2014.

A questo scopo, l’azienda sanitaria può contare anche sul supporto della AISF onlus (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica) sezione di Empoli, la cui presenza sul territorio ha agevolato il processo per la corretta gestione di questa malattia.

La Fibromialgia è una sindrome complessa, caratterizzata da dolore cronico diffuso e prevalente durante la notte, disturbi del sonno, stanchezza al risveglio e varia sintomatologia. La peculiarità della Fibromialgia è quella di non alterare gli esami strumentali e di laboratorio.

La Fibromialgia interessa tutte le età e colpisce soprattutto le donne, spesso in età fertile e lavorativa, con un picco di insorgenza tra 20 e 50 anni.

I sintomi più frequenti nei pazienti affetti da questa malattia sono: disturbi del sonno, cefalea, sensazione di stanchezza, rigidità mattutina (specie al collo e alle spalle), colon irritabile (stipsi e/o diarrea), parestesie (costituite da formicolii e sensazioni simili a punture), bruciore nell’atto di urinare, sensazione di gonfiore alle mani, dolori al torace, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, disturbi della sfera affettiva (ansia e/o depressione).

Il percorso dell’Asl 11 per il trattamento della Fibromialgia prevede che il medico di famiglia, qualora sospetti la presenza di questa patologia, attivi lo specialista reumatologo o l’algologo dell’Azienda sanitaria, che eventualmente sottoporrà il paziente ai necessari accertamenti per chiarire il quadro diagnostico e imposterà, in accordo col medico di famiglia, la strategia terapeutica più adatta al paziente.

Le terapie possono essere farmacologiche, con l’impiego di farmaci in grado di diminuire il dolore e migliorare la qualità del sonno, e non farmacologiche, che si concretizzano in diversi tipi di trattamenti, quali l’impiego della medicina alternativa con l’agopuntura; il supporto psicologico per l’apprendimento di tecniche cognitivo comportamentali utili a controllare il dolore e a vivere meglio; la riabilitazione tramite l’AFA (Attività Fisica Adattata) svolta in piscina e in palestra; la terapia infiltrativa per i dolori localizzati.

La conoscenza della Fibromialgia e dei farmaci assunti, il rispetto della strategia terapeutica prevista dallo specialista dell’Azienda sanitaria e concordata con il medico di famiglia, la collaborazione con l’attività di supporto psicologico eventualmente previsto, ma soprattutto l’adozione di uno stile di vita sano, costituiscono le armi vincenti per combattere questa complessa sindrome invisibile, che in alcuni casi può arrivare a incidere in modo pesante sulla qualità di vita e sui rapporti sociali delle persone che ne sono colpite.


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