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Attualità sabato 27 settembre 2014 ore 11:50

I danni ad una settimana dal nubifragio

Più colpite le zone di collinari. Danni al patrimonio pubblico per circa 70mila euro. Sabatini:"Il forte senso di comunità ha aiutato nell'emergenza"



FUCECCHIO — A distanza di una settimana dalla tromba d'aria del 19 settembre, sul territorio restano ancora ben visibili i segni della furia della natura nelle frazioni di Vedute, Pinete, Torre e Massarella. 

A Fucecchio, fortunatamente, l’impetuoso fenomeno atmosferico (più unico che raro a queste latitudini) ha colpito zone boscose e quindi non densamente popolate. I danni al patrimonio forestale sono apparsi, già a prima vista, notevoli. Via Romana Lucchese, via Pesciatina, via Poggio Taccino, via di Rimedio, via Ramoni, via del Perugino, via Montebono, via delle Forre, erano veri e propri cimiteri di alberi. 

Nonostante il pronto intervento dei mezzi e degli uomini di Comune e Provincia, senza l’aiuto di alcune ditte private della zona, chiamate e prontamente giunte sul posto, la viabilità non sarebbe stata ripristinata entro il calar della notte, come invece è accaduto (salvo che per due strade).

Ma anche molte abitazioni sono state interessate da danneggiamenti di varia entità, così come varie aziende agricole: il giorno successivo all’evento, nell’Unità di Comando Locale dei Vigili del Fuoco allestita a Pinete, sono state raccolte circa 100 richieste di intervento urgente, mentre altrettanti cittadini si sono presentati non richiedendo l’aiuto dei pompieri ma domandando come fare per segnalare i danni subiti. 

Il problema maggiore è stato la mancanza di corrente elettrica, seguita dalla mancanza di collegamento telefonico. Enel ha comunicato che subito dopo il passaggio del fenomeno atmosferico erano circa 3000 le utenze staccate, ma grazie all’impegno e al notevole dispiego di uomini e mezzi, dopo 5 ore il numero era già sceso a 1000, mentre dopo 48 ore le utenze riattivate (anche con gruppi elettrogeni d’emergenza o con allacci temporanei) erano ben 2930. Gli ultimi riallacci sono stati effettuati la mattina del 22. Diverso discorso per le linee Telecom: a tutt’oggi risultano ancora molte utenze staccate in tutto il territorio interessato dalla calamità (l’azienda ci ha riferito di almeno 150 clienti ancora scollegati tra Cerreto, Fucecchio, Vinci), ci vorranno ancora 4 o 5 giorni per il pieno ripristino. Ed è importante continuare a segnalare i guasti.

I danni al patrimonio privato non possono essere ancora quantificati, mentre per le spese in somma urgenza su edifici pubblici e strade il Comune ha quantificato il costo in circa 70.000 €.

La settimana prossima la Regione inoltrerà alla Protezione Civile Nazionale tutta la documentazione che nel frattempo i Comuni, tramite le Province, le faranno pervenire. Lo scopo è quello di ottenere la dichiarazione di stato di emergenza di livello nazionale, per ottenere fondi per i ripristini di case e unità produttive. Su questo punto è fondamentale che i cittadini continuino a compilare gli appositi moduli “segnalazione danni” all’URP in Comune.

Se da una parte resta lo sconforto per i notevoli danni che l’evento ha causato (specie a Stabbia) e per la manifesta impotenza dell’uomo di fronte a certe situazioni, dall’altra è emerso un considerevole e forte senso di comunità che ha reso possibile attivare prontamente sia la macchina ‘organizzata’ degli aiuti, sia quella meno strutturata ma altrettanto importante della solidarietà tra singoli cittadini in difficoltà, e tra questi e quelli dei territori limitrofi. 

"Non resta che adoperarsi, oltre che per ritornare quanto prima alla normalità - dice Sabatini - anche per formare una comunità sempre più “resiliente”, cioè che sappia sempre più far fronte positivamente alle emergenze che, questi ultimi mesi ce l’hanno insegnato, rischiano di diventare sempre più una costanza del nostro vivere". 


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