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Attualità domenica 20 settembre 2015 ore 12:00

Ecco Abitare Solidale, per una comunità più coesa

A oggi le coabitazioni attivate sono 131, per un totale di 272 persone beneficiate. Iniziativa di Auser e di tre Comuni del Comprensorio



CASTELFRANCO DI SOTTO — “Abitare Solidale” è un progetto promosso dall'Associazione Auser Volontariato Abitare Solidale e dai comuni di Castelfranco, Montopoli, Santa Croce sull’Arno e San Miniato che fanno parte della Società della Salute del Valdarno Inferiore, in collaborazione con l'associazione Frida, la cooperativa La Pietra d'Angolo, Domus Sociale e le associazioni Auser del territorio, al fine di trasformare il "problema abitativo" in nuove opportunità per una comunità più coesa, mediante l'attivazione di coabitazioni gratuite fondate sui principi del mutuo aiuto e della reciproca solidarietà.

Un bene prezioso ed essenziale come la casa può divenire un problema sia per chi non è in grado di acquistarne o affittarne una, ma anche per chi, pur vivendo in un appartamento di proprietà o in locazione, non è più in grado di gestirne i costi di manutenzione o soffre a causa della solitudine.

Il progetto promuove forme flessibili e innovative di coabitazione tra:

  • chi, desideroso di costruirsi o ricostruirsi un nuovo percorso di vita, non può permettersi un'abitazione propria o l'affitto per un posto letto, esigenza crescente sia a causa dell'attuale scenario economico che dell'incremento di nuove famiglie monoparentali originate da separazioni o divorzi a concreto rischio di povertà;
  • e chi, proprietario/a di un'abitazione, sente il bisogno di condividere i propri spazi di vita, per avere un piccolo sostegno economico e un aiuto nelle mansioni quotidiane, e per vincere la solitudine, aderendo ad un progetto basato su solidarietà e coesione sociale.

Proprio grazie a questa formula e alla capacità di articolare il proprio intervento a favore di una pluralità di soggetti - dall'anziano che necessita di un sostegno leggero per mantenere il più a lungo possibile la propria autosufficienza, alla donna vittima di violenza domestica alla ricerca di luoghi ed opportunità per un nuovo progetto di vita, sino agli inoccupati e cassintegrati – “Abitare Solidale” già nei primi anni di sperimentazione (dal 2013)ha ottenuto risultati importanti, soprattutto in termini di ricadute sociali: una piccola rivoluzione culturale che ha portato i ricordati soggetti fragili a divenire attori di un riscatto personale e a ricoprire una nuova centralità sociale. In virtù di queste caratteristiche ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali ed europei ed è stato inserito nel Piano Integrato Socio Sanitario della Regione Toscana.

Ad oggi le coabitazioni attivate sono 131 per un totale di 272 persone beneficiate. Principio base del progetto è la costruzione di relazioni interpersonali forti, responsabili, solidali che concorrano, attraverso la condivisione consapevole di uno stesso spazio abitativo, al rafforzamento di innovativi sistemi di protezione sociale.

Per raggiungere tali risultati Abitare Solidale si è dotato di procedure e strumenti semplici e chiari:

Il primo contatto può avvenire tramite apposito numero verde oppure tramite il contatto con l'operatore dello sportello.

A seguito del primo contatto viene stilato un identikit dell'utente catalogabile come soggetto ospitante o soggetto ospitato, utile per valutare le eventuali affinità tra tutti i candidati e creare delle possibili connessioni a cui seguono anche incontri di conoscenza reciproca.

Là dove l'incrocio tra i vari identikit di ospitati e ospitanti ha dato esito positivo, il rapporto di coabitazione viene ufficializzato mediante l'elaborazione di un patto di reciproca solidarietà tra le parti, che vincola i coabitanti al vicendevole rispetto delle esigenze di vita e a un mutuo scambio di servizi ed aiuto, e tramite la sottoscrizione di un apposito comodato d'uso gratuito precario di immobile, apposito strumento giuridico che non prevede canoni di locazione e neppure il termine della coabitazione ma solo il tempo di preavviso necessario per una eventuale interruzione del rapporto vincolando la durata dello stesso alla sussistenza delle condizioni dettate nel patto abitativo.

Il buon andamento del rapporto co-abitativo costituitosi viene costantemente monitorato.

Per informazioni più dettagliate: www.abitaresolidaleauser.it

Sportello Abitare Solidale, numero verde: 800 995 988; cell.: 334 7822247; dal lunedì al venerdì: dalle 9 alle 16.

E - mail:abitaresolidale.valdarnoinf@gmail.com


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