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Politica venerdì 18 aprile 2014 ore 15:23

De Monte (M5S): "Pirogassificatore, il vicesindaco revochi il dirigente che sbagliò"

I grillini tornano all'attacco sull'impianto e chiedono di prendere provvedimenti. E rinnovano l'invito a Toti al confronto di mercoledì



CASTELFRANCO — Nuova lettera della candidata del Movimento 5 Stelle, Cristina De Monte, indirizzata al vicesindaco di Castelfranco Gabriele Toti. Oggetto della missiva, i vari passaggi burocratici che hanno portato alla dura battaglia sul pirogassificatore e le infiltrazioni camorriste sul territorio comunale.

“Il15 giugno 2010, durante la procedura di assoggettabilità a Via (Verifica di impatto ambientale) – scrive la candidata dei grillini -, il responsabile del servizio competente del Comune ha emesso parere di conformità urbanistica in relazione all'impianto di incenerimento di rifiuti denominato ‘Pirogassificatore’, in cui si dichiarava la conformità urbanistica dell'impianto, dichiarando: ‘Anche dal punto di vista della destinazione d'uso, il nostro regolamento urbanistico classifica questa aerea come zona di espansione produttiva a prevalente carattere terziario ed alto contenuto tecnologico, quindi non si rilevano difformità che impediscano la realizzazione di questo impianto’”.

“Da quanto risulta da nostre verifiche effettuate sul regolamento urbanistico e sul piano strutturale, le attività ammesse sono altamente tecnologiche ma ‘non inquinanti’ – spiega ancora la De Monte -. Così, vista l'importanza della ‘questione pirogassificatore’ e visto che l'errore sembra apparire di non lieve entità, è stato chiesto al vicesindaco se, dopo le ovvie ed opportune verifiche, è sua intenzione revocare questo dirigente. Crediamo che ci debbano essere accortezza e un maggiore controllo su certe tematiche”.

”Come castelfranchesi ci siamo sentiti letteralmente umiliati quando siamo venuti a sapere dai mezzi di informazione che erano stati sequestrati ben 22 terreni agricoli all'interno di una operazione antimafia riconducibile al famoso clan camorrista dei Casalesi – continua la nota-. Sentir dire che un clan camorrista, tra tutti i comuni che ci sono, avesse scelto proprio Castelfranco per sperare di ‘spingere’ e ottenere un cambio di destinazione, come cittadini ci offende – prosegue -. Caro vicesindaco, partecipare alle cene della legalità è un segnale importante, ma credere che basti solo farsi fotografare con Don Armando Zappolini per lottare contro queste infiltrazioni nel nostro territorio e nel nostro tessuto economico e sociale, è un’illusione, se non un semplice spot elettorale”.

E la De Monte rinnova l’invito al vicesindaco Toti a partecipare alla ‘sfida–confronto’ da tenersi mercoledì prossimo alla Contrada di San Michele, “continuando a credere che non voglia fuggire”, conclude.


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