De Monte: "Dobbiamo riaprire il Comune ai cittadini"

CASTELFRANCO — “Noi non siamo politici ma cittadini e proprio per questo comprendiamo le esigenze della comunità”. Con questa premessa il Movimento 5 Stelle di Castelfranco scende in campo con la candidata a sindaco Cristina De Monte, con la ferrea volontà di provare a cambiare le cose per la sua città.

Come pensa di affrontare questa campagna elettorale?

“Puntando sulla partecipazione. Abbiamo costituito alcuni gruppi di lavoro su differenti tematiche e da qui dovrà emergere il programma. Sarà in evoluzione e intendiamo creare una serie di incontri itineranti per raccogliere nuovi suggerimenti. Il nostro programma si evolverà, ma l’obiettivo resta il coinvolgimento dei cittadini per migliorare la vita nel nostro comune”.

Secondo lei che cosa non è stato fatto per Castelfranco nelle ultime amministrazioni?

“Tante sono state le promesse non mantenute. Sicuramente il fatto di essere legati a schemi di partito ha impedito agli amministratori di essere più vicini ai cittadini e di coinvolgerli, com’è accaduto per l’Unione dei Comuni: può anche essere una buona soluzione, ma non c’è un piano attuativo, è una scommessa che fa la politica”.

Se fosse eletta, quale sarebbe una priorità da mettere subito in atto?

“Aprire il comune ai cittadini. Oggi c’è un muro tra l’amministrazione e i cittadini che crea incomprensione. Per esempio, sento spesso dire ‘sono andato in Comune per chiedere questa cosa e mi hanno detto che non si può fare’. Perché non si può fare? Nessuno lo sa, però è così. Ecco, credo che questo atteggiamento vada cambiato”.

Come pensa di poter colmare il divario tra il capoluogo e le frazioni?

“Noi pensiamo che ci siano esigenze diverse tra il capoluogo e le frazioni, mentre ci sono invece aspetti più generali che riguardano entrambe. Mantenere questa diversità è stato utile, però adesso l’amministrazione deve modulare le risposte e rendersi conto delle reali esigenze che emergono da tutti questi territori”.

Quali prospettive ci sono, secondo lei, per il centro storico di Castelfranco all’indomani di Pop-Up?

“Nei tre giorni di Pop-Up abbiamo rivisto il centro popolato da castelfranchesi, cosa che non ci capitava da tempo. Però anche questo evento è stato una vetrina per l’amministrazione. Per tre negozi che hanno aperto ce ne sono stati dieci che hanno chiuso i battenti in cinque anni. E’ chiaro che occorrono misure diverse, l’obiettivo è far ripopolare il centro per rendere i cittadini più sicuri”.

Che cosa accadrà adesso che c’è stato il via libera al pirogassificatore?

“Dovremmo controllare l’impianto e il suo funzionamento. Dovrà farlo in primis la nuova amministrazione che ha più credibilità rispetto a quella attuale, responsabile di troppi errori. Noi, se andremo ad amministrare Castelfranco, pensiamo di inserire nel regolamento comunale il divieto di trattamento a caldo dei rifiuti. Certo questo non impedirà al pirogassificatore di funzionare, però eviterà che ne sorgano altri”.

Il tema dell’ambiente è uno degli aspetti centrali del vostro programma. Quali idee avete per Castelfranco?

“Stiamo pensando ad una mappatura ambientale puntuale di Castelfranco e vorremmo farlo insieme a Santa Croce, se accetterà, dato che abbiamo criticità ambientali in comune. A novembre scorso abbiamo raccolto oltre 200 esposti per maleodoranze. Castelfranco nel 2013 ha avuto il maggior numero di segnalazioni per maleodoranze in tutta la Toscana: questo dato deve farci riflettere ed è nostro ineteresse risolvere la questione”.

Che cosa farà se non sarà eletta sindaco?

“Farò un’opposizione attenta e vigile. Ciò che funziona siamo pronti ad accoglierlo, mentre su ciò che non va diremo la nostra”.

---

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI