Circensi, artisti di strada e burattinai per le vie del centro storico

La kermesse "La luna è azzurra"nella città di San Miniato. Tanti gli spettacoli nelle piazze. In scena "Manoviva", di Girovago e Rondella

SAN MINIATO — Questa sera, venerdì 20 giugno si inaugura la prima serata del 31 esimo festival internazionale del Teatro di figura, il più grande evento toscano dedicato ai ragazzi e alle famiglie. Dodici spettacoli ogni sera, fino a domenica 22, nelle piazze più belle di San Minato. Un teatro ad alto tasso di creatività: burattini, pupazzi, marionette, le ombre.

La novità assoluta di quest'anno è il Teatro Bus, in piazza del popolo venerdì e sabato un torpedone allestito come fosse un teatrino dell’ottocento, con poltroncine e velluti rossi. Ospiterà “Manoviva” uno degli spettacoli italiani più rappresentati all’estero, figlio di una tecnica straordinaria inventata dal gruppo Girovago e Rondella, e saranno proprio i fondatori del gruppo, Federica Lacomba e Marco Grignani, a ricevere il premio alla carriera “La Luna d’Argento”.

Ogni sera le strade saranno animate da numerosi spettacoli, tra gli altri, la compagnia thailandese Mute, che con il loro show di mimo sono stati finalisti al “Thailand Got Talent”.

In piazza del duomo ci sarà il Tro Trioche con il loro “Troppe arie”, dove le arie d’opera più famose vengono interpretate in modo bizzarro e divertente, accompagnate dal pianoforte, dal flauto e dai mille oggetti che Norma si inventerà di suonare. Tra musica classica e virtuosismi, gioco di ritmi e gag “Troppe arie” coinvolge il pubblico con tutta la potenza dello spettacolo clownesco.

In piazza Seminario ecco “Transylvania Circus” un divertente ‘horror’ per burattini con uomini drago che sputano fuoco, fantasmi acrobati, un malinconico licantropo capace di camminare in equilibrio sulla luna e poi lei, la stella dello spettacolo, l' affascinante donna vampiro, che si esibirà nell'arte del trasformismo.

Al giardino della cisterna appuntamento riservato al pubblico adulto: “la gabbia d’oro”, spettacolo ispirato all’estetica barocca, ricco di simboli e immagini poetiche, esplora la condizione dell’essere in gabbia. Gabbie fisiche e mentali in cui l’individuo, simboleggiato dalla donna/uccello, si rinchiude. Dopo varie trasformazioni, la paura di essere liberi e padroni della propria vita, la porterà a volare.

Programma dettagliato su www.terzostudio.it

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