Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 11:16 METEO:SAN MINIATO17°  QuiNews.net
Qui News cuoio, Cronaca, Sport, Notizie Locali cuoio
venerdì 26 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
25 Aprile: da Schlein a Calenda, le voci del corteo di Milano

Attualità giovedì 04 dicembre 2014 ore 17:07

In tanti alla cena della legalità

L'iniziativa annuale che si svolge a Santa Croce ha richiamato quasi 100 persone. Il ricavato alla cooperativa Libera Terra di Castelvetrano



SANTA CROCE — Si è svolta venerdì 28 Novembre l’iniziativa “Contro la mafia: sostenere la legalità” a Santa Croce sull’Arno, presso l’asilo L’Albero Azzurro, organizzata dal Comune, in collaborazione con l’Associazione Libera; come ogni anno l’evento era inserito all’interno delle iniziative del Coordinamento Provinciale della Legalità.

Nel pomeriggio si è tenuta la presentazione del libro “Nel paese dei balocchi. In cammino contro il gioco d’azzardo”, alla presenza dell’autore e responsabile nazionale del gruppo di lavoro per le tematiche relative al gioco d’azzardo dell’Associazione Avviso Pubblico, Filippo Torrigiani.

Durante il dibattito sono intervenuti il Sindaco del Comune di Santa Croce sull’ Arno - Giulia Deidda -, l’Assessore Comunale alla Coesione Sociale, Trasparenza e Legalità - Carla Zucchi -, l’Assessore Comunale alle Politiche e Istituzioni Culturali, ai Servizi Educativi e Scolastici e alle Politiche Giovanili - Mariangela Bucci - e il Coordinatore Provinciale di Libera Pisa Fabrizio Tognoni.

Insieme all’autore è stato affrontato un tema, forse troppo a lungo trascurato, diventato negli ultimi anni una vera e propria piaga sociale: la dipendenza dal gioco d'azzardo.

Dal dibattito è emerso come il gioco d’azzardo sia un comportamento ampiamente diffuso tra la popolazione; oggi le possibilità di farvi ricorso sono numerosissime, in qualsiasi momento della giornata e in ogni luogo, anche online. La spesa che gli italiani riservano a questa attività è in continuo incremento, nonostante la generale contrazione dei consumi delle famiglie. Gli introiti dello Stato – e soprattutto delle società di gestione – sono rilevanti e in continua crescita, implementati da una pubblicità pervasiva, accattivante ed ingannevole. È preoccupante la presenza della criminalità organizzata in diversi contesti legati al gioco (usura, riciclaggio di denaro sporco, giochi illegali). Come è noto, la pratica del gioco d’azzardo comporta un alto rischio di perdita di controllo e dipendenza, con impatto a volte drammatico sia sul giocatore che sulla famiglia. 

Il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo pur essendo stato incluso nei Livelli essenziali di assistenza dal decreto Sanità, non è stato ancora accompagnato da un’adeguata copertura finanziaria e le risorse che lo Stato destina ad attività di prevenzione, cura e riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo.

A seguire ci sono state le testimonianze di due ragazze che hanno partecipato ai campi di lavoro e formazione sui terreni confiscati alla mafia, che hanno raccontato, nello specifico, di una Scampia diversa da quella che siamo abituati a vedere nelle fiction o a leggere sui libri; la Scampia da raccontare è quella dei giovani del territorio che, nonostante i vari atti di intimidazione subiti, e per amore e rispetto della loro terra gestiscono terreni confiscati alla camorra, dove grazie anche all’aiuto di tutti i volontari che partecipano ai campi di volontariato, vengono coltivati prodotti come vino, marmellate e ortaggi.

Infine 90 persone hanno partecipato alla cena della legalità, preparata dalle cuoche della mensa scolastica comunale, utilizzando anche i prodotti di Libera Terra; i fondi raccolti durante la cena saranno destinati a finanziare le attività della cooperativa LiberaTerra di Castelvetrano (TP), costituita il 24 settembre 2014 grazie al lavoro e all’impegno profuso dalle istituzioni, dagli enti locali e dal mondo economico e sociale in provincia di Trapani.

Oggi, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, causati anche dai numerosi atti intimidatori che hanno più volte compromesso la produttività degli uliveti dei terreni, sono proprio i giovani soci della Cooperativa a raccogliere i frutti di quelle terre, confiscate a Matteo Messina Denaro.

La nascita della cooperativa rappresenta un segno concreto di corresponsabilità, speranza e coraggio che si alimenta della memoria della giovane testimone di giustizia cui è dedicata la cooperativa, Rita Atria.

Durante la cena è stata prevista anche la vendita dei prodotti di Libera Terra, per i quali i partecipanti hanno dimostrato interesse, come prova di grande sostegno alle cooperative che hanno reso di nuovo produttivi i terreni liberati dalle mafie.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Stimato chirurgo ortopedico dell’ospedale San Giuseppe di Empoli, aveva 60 anni. Domani l'ultimo saluto a Montecalvoli
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Cronaca

Cronaca

Attualità