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Attualità giovedì 19 febbraio 2015 ore 18:25

Rossi: aperto un dialogo con Poste Italiane

Un tavolo di confronto con l'azienda, Regione e Comuni sui tagli. Tra le proposte del governatore anche quella di uno sportello mobile



ROMA — "All'amministratore delegato di Poste Italiane ho detto che Regioni e Comuni vogliono discutere per capire e verificare il piano dei tagli e trovare soluzioni per garantire i servizi; mi fa piacere che Caio, alla fine del nostro incontro, abbia dato la disponibilità ad aprire il dialogo". Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, sintetizza il senso dell'incontro di stamani, 19 febbraio, a Roma con l'ad Poste Italiane, prima della riunione della Conferenza delle Regioni dedicata proprio a questo tema.
La riduzione dei servizi postali in Provincia di Pisa vede coinvolti vari territori.  A chiudere sarebbero gli uffici di Ponteginori, San Giovanni alla Vena; Castelmaggiore; Uliveto Terme; Treaggiaia; Corazzano; Ghizzano di Peccioli; Legoli; Luciana; Marti; Soiana. Mentre gli uffici di Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Orciano Pisano, Capanne avrebbero una riduzione dell'orario di servizio.

Dopo l'incontro con i sindaci toscani, il governatore è stato dunque a Roma per rincontrare i vertici di Poste Italiane ai quali ha ricordato anche che "la Toscana ha già dato con la chiusure di uffici e non è sostenibile chiuderne altri 63".  "Una proposta che ho avanzato a Caio è quella di istituire una sorte di Poste-Mobili che con un pulmino attrezzato che garantisca il servizio nei piccoli paesi e frazioni di montagna alcuni giorni al mese - spiega il presidente - c'è spazio per trovare soluzioni e un tavolo Regione, Comuni, Poste da aprire in Toscana può essere lo strumento per trovarle. 

"E' in corso una straordinaria mobilitazione di sindaci e cittadini che impone di trovare soluzioni alternative, che tengano conto delle esigenze di chi vive in aree marginali e disagiate e di tante situazioni differenziate presenti sul territorio - prosegue Rossi - ho anche fatto presente che sarà per me difficile convincere mio padre, che sta bene, coltiva gli ulivi, contribuisce a mantenere bello il paesaggio gratuitamente, ad usare la card per ritirare la pensione".
"Di certo – conclude il governatore - ci opporremo con forza e determinazione a quanti fanno il deserto sui territori e poi lo chiamano progresso".


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